Antonio Musarra, L’assedio di Gerusalemme: 1099. I crociati conquistano la Città Santa (Carocci editore, 2025)

On 7 June 1099, from the top of Montjoie hill, the Crusaders gaze at the horizon: the Holy City is there, still distant yet already marked by destiny. A fever of anticipation and fury runs through the Christian army as siege towers are built and swords are sharpened. Then, the decisive moment arrives. The walls fell, the city was invaded. For days, blood flowed relentlessly. In Solomon's Temple, it is said, they rode through waves of carnage. Was it divine justice or the darkest face of faith? In the words of the chroniclers, between the myth of liberation and the grim echo of carnage, unfolds the story of a battle that would forever mark the history of the Mediterranean. (automatic translation)

Il 7 giugno 1099, dall’alto della collina di Montjoie, i crociati fissano l’orizzonte: la Città Santa è lì, ancora distante eppure già segnata dal destino. Una febbre di attesa e furore percorre l’esercito cristiano, mentre si costruiscono torri d’assedio e si affilano le spade. Poi, il momento decisivo. Le mura cedono, la città è invasa. Per giorni, il sangue scorre senza tregua. Nel Tempio di Salomone, si racconta, si cavalca tra le onde di un massacro. È giustizia divina o il volto più oscuro della fede? Nelle parole dei cronisti, tra il mito della liberazione e l’eco cupa di una carneficina, si dispiega il racconto di una battaglia che avrebbe segnato per sempre la storia del Mediterraneo.

188pp. Carocci editore, €17.